Instant marketing caso oreo Eugenio Chiara

Instant Marketing – Caso studio Oreo

L’Instant Marketing e il caso studio Oreo: inauguro una rubrica di analisi strategie digitali. Si può avere successo con una foto e uno slogan su Twitter senza spendere una fortuna?

Il caso Oreo che tramite l’Instant Marketing ha ottenuto un successo incredibile superando 14 mila interazioni di retweet sottolinea l’importanza di usare lo strumento giusto al momento giusto e nel posto giusto.

Ecco perché ho scelto di favorire le aziende e gli imprenditori di Catania limitando la mia azione al territorio dove sono nato e cresciuto. Come Marketer voglio avere la possibilità di interagire di persona con i partners. Elaborare una strategia in stretto contatto comporta una serie di vantaggi indiscutibili come insegna il caso Oreo e la famosa pubblicità del 2013. Se non la conosci è normale, non la conoscevo nemmeno io, perché è avvenuta a 8000 km di distanza dall’Italia.

Power Out? No Problem

4 Febbraio 2013, siamo in America, stadio di New Orleans. Milioni di appassionati sportivi stanno guardando il Super Bowl quando dopo le 20 un blackout interrompe la partita per 34 minuti.

Se non lo sapessi il Super Bowl è l’evento di chiusura del campionato di Football americano, lo sport più amato negli U.S.A. Una vera miniera d’oro se si pensa che per acquistare uno spot di 30 secondi nel 2020 è stato necessario sborsare 5,6 milioni di dollari.

Tanto spendono le aziende per far parte di questo evento. Quest’anno anche Donald Trump e il suo avversario Mike Bloomberg si sono sfidati a suon di milioni acquistando addirittura due spazi pubblicitari a testa (fonte e approfondimento Ilfattoquotidiano).

Immagina adesso 100 milioni di tifosi in attesa che riprenda la partita. Le aziende che hanno speso milioni di euro per piccole pubblicità con l’acqua alla gola e poi un tweet accompagnato da un’immagine e una frase: Power out? No problem. Lo slogan nell’immagine è ironico e fa il suo effetto, recita: You can still dunk in the dark (Puoi inzupparlo anche al buio).

100 milioni di persone in quel momento stavano aspettando che tornasse la luce e tanti, anzi tantissimi erano davanti alla tv o allo stadio con lo smartphone in mano per controllare news e aggiornamenti in diretta sulla situazione. Il Tweet di Oreo è stato un successo. Ha ottenuto 15 mila retweet su Twitter in meno di 14 ore e almeno 20 mila like su Facebook. Sono numeri difficilissimi da ottenere con un’immagine essenziale (si vede un Oreo che emana un’aura bianca nell’oscurità) e uno slogan ironico.

Facendo due conti, sono sicuro che avrà avuto molta più visibilità di quei famosi 30 secondi ad un costo decisamente più accessibile e irrisorio.

Analisi di un Successo: L’Instant Marketing

La componente che ha decretato il successo dell’iniziativa di Istant Marketing Oreo è stata la tempestività congiunta ad evento imprevisto (il blackout) inserito in un contesto di grande attenzione (il Super Bowl).

Questa tecnica pubblicitaria è chiamata Instant Marketing. In sintesi si basa su alcuni principi:

  1. Immediatezza: nel caso Oreo l’agenzia pubblicitaria 360i è stata velocissima a creare e condividere il Tweet e il messaggio pubblicitario;
  2. Analisi di fatti live: attenzione costante agli avvenimenti quotidiani, agli argomenti hot della settimana e trend topic del giorno. In altre parole bisogna stare attenti a cosa accade nella società all’interno dei Social Network e nella vita reale di tutti i giorni. La 360i sapeva del Super Bowl, stava guardando le partite quando è avvenuto il black out, altrimenti avrebbe perso questa chance.
  3. Contenuti Creativi: il messaggio deve essere collegato agli avvenimenti. Ma non basta: deve riuscire a destare l’interesse delle persone, attirare la curiosità degli utenti dei social affinché si attivi la condivisione di massa. Oreo e 360i sono stati irriverenti, sfacciati e ironici senza offendere la sensibilità di nessuno.

Ma com’è stato possibile creare, approvare e lanciare una pubblicità in una finestra di tempo incerta durata appena 34 minuti? Essere tempestivi non sarebbe bastato. Il mondo del lavoro è complesso: per quanto l’agenzia sia pronta a cogliere il momento, per lanciare il messaggio necessita dell’autorizzazione di diverse parti, tra cui il cliente.

“Avevamo istituito un tavolo operativo nel nostro ufficio con il marchio [Oreo] e 360i, quando si è verificato il blackout, il team lo ha considerato un’opportunità”, ha detto la presidente dell’agenzia Sarah Hofstetter a BuzzFeed. “Poiché il team del marchio era presente, è stato facile ottenere le approvazioni e ottenerlo in pochi minuti.”

Il segreto è stato dunque la vicinanza tra agenzia e cliente. Erano insieme a guardare il Super Bowl + è accaduto l’impreviso = ecco che hanno potuto approfittare dell’occasione trasformandola in una campagna pubblicitaria famosa simbolo di un successo dell’Instant Marketing.

“Hai bisogno di un marchio coraggioso per approvare i contenuti così rapidamente. Quando tutte le parti interessate si incontrano così rapidamente, hai la magia”, ha detto Hofstetter.

Questo genere di interazione è stata possibile soltanto perché c’è stato un rapporto stretto e collaborativo tra le parti. L’appartenenza alla stessa cultura e allo stesso territorio può e deve diventare un punto di forza per le future strategie di marketing, anche nel digitale.

Stai cercando anche tu traguardi come questi per tua azienda? Non sai come fare per creare la presenza sui social? Ci siamo noi con il pacchetto Social Speed Queen. Scopri tutti i Servizi della Lavanderia Digitale!

 

Vuoi raccontarci la tua esperienza e proporla per il prossimo caso studio? Scrivici sulla nostra pagina facebook: Lavanderia Digitale – Digital Marker. Se ti è piaciuto l’articolo e hai trovato spunti interessanti lasciaci un like!

Rispondi